Con la consulenza di FutureBrand, American Airlines ha recentemente rinnovato la sua immagine, presentando un nuovo marchio e una nuova livrea per gli aeromobili. Tuttavia, il restyling non ha ricevuto i favori della critica, né da parte del mondo del design ne dai clienti. Persino il creatore della precedente identità (Massimo Vignelli), ha dichiarato in un’intervista di non essere molto entusiasta dell’operazione di rinnovamento dell’immagine, soprattutto non c’era l’esigenza di cambiare. Tutte le compagnie che hanno cambiato il loro marchio lo hanno sempre peggiorato. Sono d’accordo. Anche a me girerebbero le scatole se qualcuno decidesse di far ridisegnare un marchio creato da me. Scherzi a parte, non gli si può dare torto, soprattutto quando dice che si è virati (tanto per restare in tema) verso una scelta modaiola, di tendenza, dettata dall’emozione, più che una scelta razionale che aveva dato origine al bellissimo marchio fatto, ovviamente, con l’Helvetica. FutureBrand, dal canto suo, ha difeso la sua scelta, reputando il marchio estremamente evocativo dei valori della Compagnia. Il marchio indubbiamente è bello e ben fatto. L’unico rischio è che invecchi in fretta.
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