I siti web in Italia sono ormai saranno 4-5 milioni. Boh, non ho dati precisi. La globalizzazione ha reso accessibili pressoché a tutti le tecnologie hardware e software per la realizzazione dei siti internet. Anche a chi vi scrive. Fare siti non è il mio “core business” ma oggigiorno non posso non averlo, ragion per cui con tutti i limiti del caso, me ne sono fatto uno. La rete impazza di siti e blog, più o meno belli, più o meno seri, più o meno funzionali. Sfortunatamente (o fortunatamente) la globalizzazione non ha reso accessibile a tutti il gusto estetico e il senso dell’utilità di un sito. Come dice Roberto Polillo nel suo libro “IL CHECK UP DEI SITI WEB – Valutare la qualità per migliorarla” (ed. Apogeo – 336 pagine – 24 euro), concepire, realizzare e gestire un sito di qualità è impresa non banale. Le variabili da considerare sono tante, e tanti sono gli attori che devono collaborare perché tutto funzioni a dovere: esperti di comunicazione e marketing, Web designer, grafici, redattori, programmatori di software, webmaster, gestori di reti di telecomunicazioni. Questo libro propone una semplice metodologia per effettuare il “check-up” di un sito Web, valutandone pregi e difetti (soprattutto dal punto di vista dell’utente) e impostando eventuali azioni di miglioramento. L’approccio, pragmatico e operativo, si basa su criteri consolidati, con esempi illustrati tratti da importanti siti italiani.
Il libro si rivolge a coloro che, senza specifiche competenze di informatica, hanno la responsabilità di promuovere, gestire o migliorare un sito Web. Raggruppa in sette grandi capitoli (architettura informativa, comunicazione, funzionalità, contenuto, gestione, accessibilità e usabilità) i principali aspetti che concorrono alla qualità di un sito.
Qui di seguito, un elenco che riporta, per ogni macro-caratteristica del modello di qualità, un insieme di linee guida e best practice consolidate per i siti web, la cui consultazione può essere utile durante la valutazione di un sito.
- Fare in modo che lo scopo del sito sia immediatamente comprensibile dalla home page.
- Utilizzare slogan e frasi esplicative accanto al titolo del sito che ne spieghino lo scopo.
- Evitare che le informazioni principali prensenti nella home page siano visibili soltanto con dei rollover.
- Inserire nel sito, e in particolar modo nella home page, i tratti distintivi della brand image.
- Evitare tratti incoerenti con la brand image.
- Ottimizzare il layout delle pagine per i formati video più diffusi fra gli utenti del sito (normalmente 800×600 e 1024×768 pixel).
- Utilizzare layout liquidi o almeno semi-liquidi.
- Evitare per quanto è possibile layout che richiedano scorrimenti orizzontali.
- Utilizzare la Gestalt delle pagine per facilitarne la comprensione.
- Evitare che gli inserti pubblicitari rendano difficoltosa la comprensione delle pagine.
- Utilizzare i colori per evidenziare la Gestalt delle pagine.
- Utilizzare colori diversi per distinguere contenuti diversi, in modo coerente, tenendo comunque in considerazione le esigenze degli utenti affetti da daltonismo.
- Utilizzare colori saturi e caldi per guidare l’attenzione dell’utente su specifiche aree della pagina.
- Evitare di utilizzare troppi colori contemporaneamente.
- Non utilizzare i colori in disaccordo con le associazioni di significato più diffuse.
- Evitare sfondi di colori saturi e caldi.
- Utilizzare font che siano ben leggibili a video, preferibilmente senza grazie.
- Permettere all’utente di controllare le dimensioni dei caratteri con gli appositi comandi del browser.
- Evitare i caratteri corsivi.
- Evitare il “tutto maiuscolo” in frasi lunghe.
- Utilizzare pochi font diversi nella stessa pagina.
- Utilizzare i font in modo coerente in tutto il sito.
- Scegliere il colore del testo e dello sfondo in modo tale da massimizzare la leggibilità.
- Evitare i testi con caratteri di colori diversi, soprattutto se “lontani” nello spettro dei colori.
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