Un oggetto viene riconosciuto in parte per la sua forma e in parte per i suoi colori. Ogni cosa ha un proprio colore, anche se noi non riusciamo a coglierne integralmente ogni varietà cromatica. Senza approfondire inutilmente il discorso entrando nella fisica e nella chimica, esistono 3 colori fondamentali: il rosso magenta, il blu e il giallo. Questi sono detti colori Primari. Mescolando tra loro due colori primari si ottiene un colore Secondario: arancio, verde e viola. Ogni altra combinazione dà origine alla quantità infinita di colori che la natura ci offre. Questa visione fa parte del nostro vivere quotidiano al punto che non ce ne rendiamo nemmeno più conto. I colori però, possono indurre una quantità di effetti sulla psiche dell’uomo. La mente umana infatti è “cablata” per rispondere ai colori, decodificandoli e trasformandoli in messaggi. Ogni colore ha un fascino misterioso, un significato psicologico e fisiologico. Infatti la cromoterapia è un metodo terapeutico che usa i differenti colori per fare in modo che le “vibrazioni”, possano penetrare nell’organismo a varie profondità causando variazioni biochimiche nelle cellule e nel sangue.
Ad esempio, le tonalità di colore nella regione rossa dello spettro dei colori sono chiamate “calde” e contengono rosso, arancio e giallo. Queste inducono emozioni che vanno da sensazioni di calore e comfort a sentimenti di rabbia e ostilità. Le tonalità sul lato blu dello spettro sono dette “fredde” e comprendono blu, viola e verde. Questi colori sono spesso associati alla calma, la tranquillità, rigore, ma possono anche richiamare sentimenti di dolore o apatia. Nella progettazione grafica di un marchio è fondamentale avere un approccio che tenga conto di regole basilari, come l’equilibrio delle forme, il lettering e la corrispondenza dei colori, il significato e le sensazioni che essi trasmettono. A volte la scelta dei colori è dettata da gusti personali se non addirittura abbandonata al caso. In realtà il colore è un elemento che può dare ulteriore slancio alla forza comunicativa di un marchio rendendolo memorabile e identificabile della mission dell’azienda. Il cervello reagisce molto più velocemente alla vista di un colore che alla lettura di una sola parola. A monte di tutto un buon marchio deve funzionare già in bianco e nero prima di essere declinato a colori. Qui di seguito sono riportati gli effetti e le sensazioni che ciascun colore trasmette all’uomo.
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